venerdì 7 dicembre 2012

Rita Bellacosa nasce a Roma . Sin da piccola dimostra una personalità brillante e vivace ed un notevole attaccamento allo studio. Indicata come dotata di straordinario talento, compie con successo gli studi liceali classici e giovanissima si laurea a pieni voti, in tre anni e una sessione, in Lettere Classiche ed archeologia. Ventenne entra in contatto con gli ambienti intellettuali del cinema quando il maestro Federico Fellini la ferma incontrandola per caso e, colpito dalla sua bellezza e poi dalla verve, decide di assegnarle un ruolo nel suo ultimo film. Ma Rita non si ferma al cinema, pur eleggendolo a suo grande amore. Inizia una doppia attività, quella di conferenziera esperta in lingua latina e greca e quella di archeologa. Quest’ultima la porta a compiere ricerche in Grecia Egitto e Turchia. La Nostra si dedica in particolare al culto antico e riesce a dimostrare, Lei prima in assoluto, che il culto della Dea Artemide si praticava nella Magna Graecia sin dal lontano VI secolo a C e lo scopre esaminando brandelli di frammenti del poeta greco Bacchilide vissuto proprio nel VI secolo, il che Le vale una menzione nelle Enciclopedie e notevole credito sociale negli ambiti colti. Nasce il Saggio ‘ARTEMIDE’ ( 2003) che attira l’attenzione di esponenti di circoli intellettuali francesi che cominciano a corteggiarne la presenza in terra d’oltralpe. Così la Nostra si ritrova in Francia dove, accanto ad un’intensa quanto gratificante frequentazione degli ambienti raffinati dell’intellighenzia parigina, alterna studi d’Arte alla prestigiosa Sorbonne. Ritorna in Patria per ricoprire il ruolo di conferenziera ed esperta nella lingua latina e greca e produce manuali di grammatica greca, ‘Γράμματα’ e latina ‘ACCIPE!’. Sono anni di accumulazione di titoli culturali e riconoscimenti professionali. Nel 2005 diventa bersaglio dei media internazionali a causa delle sue frequentazioni in ambito cinematografico e decide di raccontarsi nell’autobiografia ‘ La mia vita’ ( 2006). Successivamente pubblica il romanzo ‘LE INUTILI APPARENZE’ (2009) in cui investiga sulle dinamiche del successo e il consenso del pubblico diventa tale da indurne la diffusione, l’anno seguente, in francese e inglese . Nella lingua di Parigi scrive ‘AMÉLIE’( 2010), storia di una donna alla ricerca di se stessa. Segue il Saggio sul culto antico ‘ TEMPLA. Passeggiate spirituali pompeiane’ (2010). Rita detiene rubriche fisse su giornali italiani e stranieri. La sua anima generosa si esplica in un instancabile attivismo nelle Cause Umanitarie e da anni si batte a favore del Darfur. Della vita privata di Rita si sa poco, tranne la intuibile girandola di ammiratori che per bellezza ed intelligenza indubbiamente Lei merita.